Filastrocca dell’occhio pigro
C’era un occhio pigro pigro
direi anche un po’ assonnato,
si era spento poco a poco
sol perché non era usato.
Quell’occhietto poveretto
non aveva colpa alcuna
lui voleva assai vedere
aveva avuto sol sfortuna!
Il cervello quell’ingrato
preferiva l’altro occhio
a lui solo dava retta
e l’altro aveva di malocchio.
Un bel dì una bella benda
da pirata Barbanera
va a coprire come ammenda
l’occhio che più vispo era.
Ecco ch’ora l’occhio pigro
può vedere finalmente
universi di colori
là ove prima c’era niente!
Sul principio vede male
deve farsi sai le ossa!
Mai aveva lavorato
veder ora è cosa grossa!
Ma con fare assai paziente
per il mondo accompagnato
presto impara questo e quello
a veder bene è rieducato.
Prima apprende a veder chiaro
sol le forme ed i colori
ma poi studia l’alfabeto
legge versi di scrittori!
Là ove innanzi intravedeva
solo ombre e macchie mosse
ecco nitide le rose
assai belle e rosse rosse!
Ora l’occhio rieducato
dieci decimi li ha tutti
via la benda all’altro occhio
dell’azion cogliamo i frutti!
Al cervello ora è insegnato
più nessun privilegiare
coi due occhi in uno sguardo
il mondo inter si può abbracciare!
©Viviana Leoni